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■ Foto: prima e dopo

Doveva scapparci il morto per correre ai ripari. Doveva morire una donna mentre attraversava la strada in un tratto dove avrebbero dovuto esserci le strisce pedonali, per smuovere chi di dovere ad andare a pitturare le famose «zebre » sul luogo della disgrazia. Tutto è accaduto in meno di 24 ore. L'altra mattina, intorno alle 10.30, Bruna B., 80 anni, stava rincasando dopo aver fatto la spesa al mercato vicino. In via Giovanni da Cermenate, la pensionata aveva attraversato la strada asfaltata da poco, ma senza segnaletica orizzontale. Proprio lì dove avrebbero dovute esserci.

Una morte annunciata, in un tratto di strada che ha fatto registrare incidenti a raffica e polemiche a non finire. A nulla erano servite le continue proteste degli abitanti che da anni reclamano un semaforo all'incrocio tra via Cermenate e via Isimbardi. Ieri, però, dopo la morte della pensionata, finita sotto un camion, sono state disegnate le strisce pedonali. La strada era stata asfaltata lo scorso agosto.

I lavori sono terminati il 29 e, dopo 8 giorni, il Comune avrebbe dovuto provvedere alla segnaletica. Ma non l'ha fatto. E il 17 settembre, come ogni mercoledì, era giorno di mercato e un sacco di gente si muoveva nella zona per andare a fare compere. Anche Bruna B. era andata a fare la spesa, ma non è più rincasata. E non avevano neppure provveduto a un servizio di vigili per sopperire alla mancanza di segnaletica. «Ho chiesto un incontro con l'assessore alla mobilità Edoardo Croci — spiega Aldo Ugliano, consigliere comunale Pd — per discutere di questa arteria che crea disagi, soprattutto agli anziani. Bisognerà installare un semaforo a chiamata».