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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 20-04-2009 alle 18:05 Leggi/Nascondi
Da milano.corriere.it:

in un anno 75 morti. circonvallazione 90/91: più vittime del traffico e feriti su tram e bus

Corsie riservate, uno schianto ogni 24 ore


L'Atm: ci viaggiano ogni giorno 45mila motociclisti, un pericolo. Il Comune: rifare la mappatura dei percorsi

MILANO - Nella foto posa accanto alla sua moto, una Suzuki, e sorride felice come può esserlo un ra­gazzo: «Sei stato un fratello, un amico e un figlio meraviglioso, Genty. Ci manchi tanto». La fo­to e la lettera sono sul semaforo di via Tonale, i fiori sono ormai secchi, è una stanza di dolore privato in mezzo al traffico. Genty è morto qui, in zona Centrale, dove la corsia ri­servata è tagliata da un incrocio: è stato un inciden­te. Atm ne conta «oltre uno al gior­no» solo lungo le preferenziali, i percorsi che do­vrebbero essere più protetti e si­curi, riservati a bus e filobus, condivisi con i ta­xi e in alcuni trat­ti con le moto. Ec­co: le vittime de­gli scontri sono quasi sempre motociclisti, il popolo dei 45 mila centauri di città, «utenti deboli» che hanno visto rad­doppiare gli schianti in dieci an­ni, 27 i morti nel 2008. Gli auti­sti Atm hanno scritto al sinda­co: «Corrono troppo, superano quando non potrebbero. I per­corsi riservati vanno chiusi alle moto». L’assessore alla Mobili­tà, Edoardo Croci, annuncia: «Stiamo eseguendo una mappa­tura di tutti i percorsi per le due ruote: servono nuove regole, più chiare, e itinerari sicuri».

La polizia municipale ha regi­strato 23.147 incidenti nel 2008. I feriti sono stati 13.258 feriti e 75 i decessi. Alcuni sono ricordati lì dove sono morti. Ci sono angoli che testimoniano dolore e rinnovano affetto anco­ra a distanza di mesi, strade a scorrimento veloce adattate a pellegrinaggi intimi, familiari. Ecco i mazzi di rose bianche e rosse in viale Bezzi, la divisa da calciatore di un giovane su un albero di viale D’Annunzio, l’istantanea d’un ragazzo tra via Meda e viale Tibaldi, altra cor­sia riservata tagliata dal traffi­co. Le statistiche della circolare Atm 90/91/92, sulla circonvalla­zione esterna, bastano da sole a fotografare lo stato accidentato e pericoloso della mobilità nel­le preferenziali: oltre 40 «episo­di» (da gennaio ai primi di apri­le) hanno provocato blocchi al traffico superiori ai dieci minu­ti. Tra questi «episodi» ci sono 14 incidenti tra auto e moto, 13 scontri che hanno coinvolto an­che filobus e autobus, otto pas­seggeri «infortunati» e «feriti» a causa di schianti e frenate per evitare gli impatti. Troppi casi, a scadenza troppo ravvicinata.

La rete delle corsie riservate ai mezzi pubblici si estende per 186 chilometri, solo il 24 per cento in sede protetta (bus e fi­lobus viaggiano a 13 chilometri l’ora). In piazzale Zavattari, piazzale Brescia e Piola, per di­re, i filobus devono lasciare la preferenziale e immettersi nel traffico: «Sono i punti in cui la viabilità è più critica», denun­ciano i sindacati. Del resto, s’è detto: ovunque i percorsi sono misti, bus e moto, «la conviven­za è diventata impossibile». Re­plicano da Ancma-Confindu­­stria: «In un incidente su due il centauro è vittima». Il Comune sta ridisegnando la «mappa della mobilità» per le moto. Obiettivo: «Definire le strade dove possono o non pos­sono circolare, ridurre gli inci­denti e creare itinerari sicuri», sottolinea Croci. Lo studio è quasi pronto e dovrà garantire una «migliore» convivenza nel traffico con taxi e mezzi pubbli­ci. Frena Marco Osnato (An), presidente della commissione Trasporti: «Bisogna estendere e non ridurre la possibilità per le moto di usare le corsie riserva­te. Le due ruote alleggeriscono il traffico, vanno incentivate».

Armando Stella

20 aprile 2009

 



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