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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 23-01-2009 alle 10:37 Leggi/Nascondi
Per quanto riguarda le buche post neve, riporto questo articolo di ieri da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_gennaio_22/buche_strade_nevicata_sale_rischio_simini-150921735621.shtml

Asfalto eroso dal sale. Crepe pure in piazzetta Reale

Strade a rischio dopo la nevicata
«Più di 1.500 buche, danni alle auto»

Bruno Simini, assessore ai Lavori pubblici, promette: «In dieci giorni contiamo di chiudere il 90% delle buche»

MILANO - Ce ne sarà stato anche poco. Ma ha fatto danni a bizzeffe. Il sale, quello che durante la nevicata c'era e non c'era, era stato prestato o forse no, si era perso in mezzo alle bufere nevose poi si è ritrovato, alla fine è stato sparso un po' su tutte le strade. Ed ha lasciato buche ovunque, complici il gelo e l'acqua filtrata che hanno gonfiato e disfatto gli asfalti. Il disagio, in questo caso, è democratico: foppe più o meno grandi si sono aperte in centro e in periferia, senza risparmiare neppure i masselli che si sono sollevati in molti punti. E da ieri il Comune è al lavoro con 12 squadre di uomini che dipendono dall'assessorato Lavori Pubblici, supportati durante la notte dagli uomini del Nuir.

Come spiegano i tecnici di Palazzo Marino, si contano circa 1.500 buche segnalate e più di metà di queste sono provocate dal combinato sale- gelo: rispetto a 2mila chilometri di vie milanesi, è come se si rischiasse un «inciampo » ogni 3 chilometri. Su alcune strade è stato necessario un intervento immediato perché il terreno ha ceduto nel bel mezzo di importanti vie di scorrimento: sulla circonvallazione interna e in viale Forlanini, da viale Zara a Vittor Pisani, da piazzale Lagosta a largo La Foppa, per dirne qualcuna. Ma ci sono stati anche problemi in piazzetta Reale: in maniera forse improvvida, infatti, il sale è stato versato anche sopra alle parti in cemento e la combinazione dei due materiali pare sia micidiale: a giorni è previsto un sopralluogo per accertare natura ed entità dei danni. Nel timore che anche una delle pavimentazioni più belle di Milano possa pagare caro il prezzo della nevicata del 6 e 7 gennaio.

Finora, dunque, è andata così: sulla segnalazione della buca vengono allertati subito i vigili che presidiano la zona mettendo il triangolo di pericolo, o addirittura piazzando la propria vettura per tenere lontano veicoli, ciclisti e motociclisti. Le squadre del Comune arrivano e rattoppano. Anche a Palazzo Marino ammettono che danni così non se ne vedevano da tempo: «Siamo al doppio delle segnalazioni che di solito arrivano in questo periodo — spiega l'assessore Bruno Simini — e proprio per questo abbiamo deciso di triplicare i nostri interventi mobilitando al massimo le nostre strutture». Simini assicura che «in dieci giorni contiamo di chiudere il 90 per cento di queste buche ». Subito dopo, sarà necessario fare una ricognizione complessiva per capire quali strade sarà necessario inserire nei piani di rifacimento dell'asfalto ». Il capogruppo della Lega, Matteo Salvini, si augura «sia l'occasione per interventi coordinati rispetto agli operatori che lavorano nel sottosuolo ». Il consigliere del Pd, Marco Cormio, raccolte le proteste di cittadini di varie zone, chiede lo stesso: «Si presenti per tempo un piano di sistemazione degli asfalti, per evitare disagi e il continuo rifacimento della stessa via».

Elisabetta Soglio
22 gennaio 2009

 


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