Rispondi

Rispondi a:
Inviato da avatar Eugenio Galli il 05-07-2009 alle 13:55 Leggi/Nascondi
Il tema non è nuovo. Anche se il post mi pare che metta insieme argomenti che richiederebbero trattazioni approfondite e distinte (marciapiedi, sensi unici, etc).
Ne condivido tuttavia lo spirito.

C'è bisogno di aiutare, tutti insieme (ognuno facendo la propria parte), a ricostruire un "galateo stradale", un codice di comportamento che non è solo rispettoso delle regole ma anche - e direi soprattutto - prudente.
Tenendo conto che la prudenza non ha nulla a che fare con la paura, ma implica attenzione e capacità di discernere.
Io considero la sfida "pedoni vs. ciclisti" (o viceversa) come la peggiore delle sventure che possano avvenire nel dibattito pubblico su questi argomenti. Perché irrigidisce ciascuno sulle proprie posizioni, creando un "muro contro muro" che non consente più di ascoltare e comprendere le ragioni dell'altro.
Questo, in una società che spesso appare sempre più chiusa nell'individualismo e sorda anche di fronte alle esigenze collettive più evidenti, non è per nulla desiderabile.

Noi siamo intervenuti diverse volte per richiamare i ciclisti alla dovuta attenzione nei confronti dei pedoni.
Sul prossimo notiziario pubblichiamo anche una lettera (con la nostra risposta) su questo tema.
Poi però sarebbe una pura illusione ritenere che queste risposte esauriscano il problema.
C'è bisogno di interventi. E c'è bisogno di buon senso, da parte di tutti.
Le norme approvate qualche giorno fa dal parlamento in tema di "Sicurezza pubblica" (su cui siamo intervenuti con durezza) non vanno precisamente in quella direzione.

Un saluto cordiale
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY Milano)
Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai Registrati