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Inviato da avatar Giuliano Gavazzi il 15-06-2010 alle 00:50 Leggi/Nascondi
caro Claudio, cercherò d'essere breve perché con un delete di troppo ho perso cinque minuti di risposta... a posteriori vedo che non lo sono stato. Spero di aver scritto decentemente perché proprio non riesco a rileggermi...

Avevo a proposito messo un condizionale, perché non solo non credo che le classificazioni euro X indichino necessariamente una virtuosità ai bassi regimi e in generale nel ciclo di città, ma non credo nemmeno che vi sia alcuna pressante ragione di premiare alcun veicolo a motore, mentre è urgente che si prendano tutte le misure affinché chi esercita il puro diritto alla circolazione (e cioè pedoni e ciclisti) venga rispettato. Visto che è auspicabile che il numero di ciclisti aumenti, a vantaggio di TUTTI, è anche auspicabile che queste aree di fermata avanzata abbiano già da ora una dimensione sufficiente. Quel rettangolino a destra a malapena può contenere due ciclisti... Inoltre in altre strade, dove la svolta a sinistra potrebbe essere consentita, non avrebbe proprio senso forzare i ciclisti a destra.

La velocità... "è [...] un dato di fatto che IN PARTENZA le bici rallentino le auto". Dipende. Forse faccio parte di una minoranza (5%?), ma nella stragrande maggioranza dei casi, sicuramente superiore al 90%, in partenza lascio moto e auto "in the dust"... e questo per almeno 40 metri. Poi, quando mi superano, è per arrivare al successivo semaforo... rosso. E lì li raggiungo, con gli altri ciclisti molto più flemmatici, e la storia ricomincia. A volte ovviamente il semaforo intermedio è verde, e allora si tratta solo di arrivare al successivo. Tanto non si scappa dall'inesorabilità della matematica. La velocità media è quella che conta al fine di calcolare il tempo di transito/trasporto, ma più è alta la velocità tenuta su un tratto, meno questa *pesa* sulla velocità media. Come dire, accelerare diviene sempre più futile, soprattutto se come in città o in autostrada in presenza di traffico intenso, raggiungere alte velocità di picco significa solamente raggiungere più rapidamente il blocco (semaforo o coda) successivo. È il tipico andamento stop and go. Senza stare ad analizzare troppo la materia, è sufficiente basarsi sull'esperienza: se la velocità media in città è di 15km/h è inutile cercare di aumentarla accelerando per raggiungere prima il semaforo successivo, non si scappa dalla media e si diviene solamente un pericolo vagante.

Al seguente: "Un mito implicito che sembra tu abbia è, invece, che a Milano ci sia traffico 24 h su 24, sebbene, fortunatamente, non sia così. E tutte le volte che non ci sono particolari ingorghi, obbligare le auto a stare dietro ad una bicicletta fa perdere efficienza alle auto." certo che a Milano ci sono momenti di minor traffico, ma non si può pensare di incoraggiare l'uso della bicicletta, che poi avrebbe il risultato di diminuire il traffico e aumentare la fluidità (che NON deve significare velocità di punta!), mantenendo la posizione di forza pericolosa (per gli altri) che l'automobile ha ora. Non si può pretendere che chi sceglie d'andar in bicicletta per un motivo o per l'altro debba sottostare a un'intollerabile condizione di pericolo rappresentato dal comportamento, mi spiace dirlo, ignorante (nel senso di "chi non sa") di molti automobilisti e motociclisti. Incontro spesso automobilisti considerati, che *non* mi sorpassano inutilmente o mi lasciano comunque spazio di manovra, ma troppo spesso incontro automobilisti, magari eleganti signore sopra ogni sospetto, che mi sorpassano in velocità a trenta/quaranta centimetri e che poi ritrovo al semaforo successivo... come sempre. Non credo che abbiano istinti omicidi, ma si comportano come tali. Pensa che effetto deve avere questo sul ciclista meno assertivo. Ovvio che poi ne vedi andare sul lato sbagliato della strada (a senso unico s'intende!), non hanno nemmeno il coraggio di spostarsi, si muovono spesso con la sola guida dell'istinto di sopravvivenza, guardando il traffico pesante piuttosto che le indicazioni stradali. Come dar loro torto?
Quanto a "efficienza dell'auto", ci sono pochi ossimori più forti di questo...

La motocicletta "ti fa risparmiare tempo più di qualunque altro mezzo, nella quasi totalità dei casi". Dove nella quasi totalità dei casi non sia inclusa la bicicletta, come hanno più volte provato test tenuti in quasi tutte le città europee (inclusa l'Italia).

Sulla pericolosità "perché ogni mezzo è sensato da utilizzare per coprire certe distanze, giusto". Assolutamente vero. Tra l'altro andare a piedi credo sia dimostrato essere statisticamente più pericoloso per chilometro percorso rispetto a qualunque altro metodo. Ovviamente come al solito auto e moto ci mettono lo zampino... quanti investiti a Milano?

Quanto al rumore, che senso ha dire che il rumore è un problema marginale anche se *solo* su "15 anni"? Se possiamo risolvere il problema prima, e quindi non solo diminuirne gli effetti sulla salute, che sono gravi, ma anche migliorare la qualità della vita, perché non impegnarsi da subito? Perché questo infinito procrastinare? Mi sembra troppo simile alla politica di questa città.

Sugli effetti benefici dell'esercizio fisico: "Ma anche qui si possono paragonare i 2 mezzi SOLO per certe distanze, non certo per 10 km." ma chi li fa questi 10km? In quasi tutto il mondo occidentale, anche i paesi più avanzati (quelli nordici intendo) il percorso più comune è entro i 5km. In Italia siamo anche sotto. Sospetto che se per tutti gli spostamenti sotto i 5km si smettessero di usare i mezzi a motore il traffico urbano svanirebbe o quasi. A quel punto basterebbe impegnarsi su buoni mezzi pubblici per le medie distanze (treni in particolare) integrati con la mobilità ciclistica e il gioco sarebbe fatto. A me personalmente 10km non fanno un baffo, né lo farebbero a buona parte di chi avesse finalmente l'occasione di scoprire il piacere della libertà assoluta che ti dà la bicicletta, soprattutto se in un traffico più umano. Ma questo è un sogno, che ho solo illustrato per mettere in luce l'assurdità del costume dominante.

Infine sull'ultimo punto, che come dici è veramente importante, seguirò il tuo consiglio, e aprirò un'altra discussione. Ma non credo prima di domani. E forse ci si vedrà all'appuntamento di oggi (martedì) all'Elfo Puccini del Manifesto per Milano. Per riconoscermi sarà facile... avrò la bici con me...

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