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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 28-12-2010 alle 18:25 Leggi/Nascondi
Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_28/emergenza-buche-in-procura-181153851669.shtml

Un fascicolo alla Corte dei Conti

Emergenza buche, due denunce
«Ogni giorno danni per 6 milioni»


Dossier dei tassisti. Decine di motociclisti caduti. Esposti del Codacons: «L'accusa è omissione d'atti d'ufficio»

MILANO - Le strade colabrodo arrivano in Procura. Il Codacons ha riassunto lo «scandalo dell'asfalto groviera» in due esposti che saranno depositati nei tribunali di Milano e Como e in un fascicolo destinato alla Corte dei conti: l'accusa è omissione d'atti d'ufficio e attentato alla sicurezza dei trasporti, ipotesi di reato pesanti, motivate da centinaia di incidenti, segnalazioni, fotografie, testimonianze, denunce alle assicurazioni, richieste di risarcimento. Il dissesto delle strade, stima la Camera di commercio brianzola, sta provocando ogni giorno 750 mila euro di danni ad automobilisti e motociclisti: è il conto presentato dalle officine meccaniche per riparare le gomme squarciate, aggiustare cerchioni e semiassi, sostituire gli ammortizzatori sfiancati. Un salasso e neppure l'unico: se il tempo è denaro, anche i ritardi del traffico finiscono a bilancio. Tra le perdite: «L'incremento nei tempi di percorrenza sulle strade urbane ed extraurbane costa alle imprese 5 milioni e mezzo di euro al giorno». Totale: oltre 6 milioni di euro. Tombola. «Nessuna strada si è salvata dal collasso» attacca il presidente dei consumatori, Marco Donzelli: «Con l'esposto alla Corte dei conti vogliamo accertare se la qualità dell'asfalto, andato in briciole per un po' di sale e di pioggia, corrisponda a quella prevista negli appalti delle amministrazioni locali».

Buche nelle strade a Milano

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Il Comune di Milano minimizza, ricorda di aver messo 26 milioni nel capitolo di spesa su buche e bitume, e annuncia di voler «riasfaltare tutte le 4.200 strade della città per Expo». Sì, ma oggi? Il presidente dell'Aci e della Camera di commercio monzese, Carlo Valli, invoca un piano d'emergenza: «Il disastro sta provocando ritardi nelle consegne, maggiori costi, disagi enormi. Pesa sugli automobilisti, sulle imprese, rallenta i trasporti. La manutenzione è stata insufficiente: occorre una terapia d'urgenza, subito».

Nell'attesa, è tutto lavoro per le ambulanze. Il centralino del 118, lunedì, è stato investito da decine di richieste di soccorso per motociclisti disarcionati e pedoni scivolati sul ghiaccio, caduti a terra, contusi, azzoppati dalle buche (da via Lessona a via Bramantino, da viale Brenta a viale Cassala a via Lorenteggio, via Colletta, corso Indipendenza e via Eritrea). L'associazione Motocivismo è in rivolta: «Troppi rischi, paghiamo le inefficienze del Comune». I tassisti stanno raccogliendo un dossier sui crateri nell'asfalto e il pavé in pezzi. Alle 7.35 di ieri, per dieci minuti, un massello sollevato in via Torino ha fermato la linea 3 e costretto l'Atm a deviare i tram 2 e 14: «Molte linee sono rallentate - confermano i sindacati -. Gli ostacoli sui percorsi impongono cautela».

I cantonieri «sono al lavoro per rimettere in sesto almeno le strade provinciali e ripristinare le condizioni minime di sicurezza» assicura l'assessore alla Mobilità di Palazzo Isimbardi, Giovanni De Nicola: «Sono piccoli rattoppi. In primavera, con le (poche) risorse a disposizione, interverremo sulle maggiori infrastrutture viarie». Solo a Milano, stima il Comune, le voragini nell'asfalto sarebbero 15 mila. Nel 2009, per risarcire le vittime d'incidenti da «insidia stradale», ha dovuto versare 4 milioni di euro: le scuse per i danni, dunque, equivalgono al 15 per cento dei fondi per la manutenzione. Il Codacons invita gli automobilisti a non fare sconti: ma denunce e ricorsi.

Armando Stella

28 dicembre 2010


Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_28/buche-esperto-181153851708.shtml

Il docente di costruzioni di strade

Buche nell'asfalto: «È la pioggia l'elemento che provoca il disastro»

L'esperto: «Infiltrazioni e traffico hanno l'effetto combinato di una bomba»


MILANO - «La pioggia è il primo elemento degradante di una pavimentazione e la causa scatenante dei disastri».

E qui piove da giorni, senza sosta.
«L'acqua ha eroso gli strati inferiori dell'asfalto, le parti più vecchie e ammalorate: la sua azione è devastante. La manutenzione, ormai, tocca solo gli strati superficiali, con spessori sempre più esigui: le risorse pubbliche, del resto, sono sempre meno» dice Maurizio Crispino, docente di Costruzioni di strade al Politecnico: «L'effetto combinato della pioggia, col passaggio dei mezzi, è una bomba. Si creano sovrappressioni che "sputano" fuori terra dal basso...».
L'equazione è «buchi nel bilancio-voragini nell'asfalto»?
«A Milano, come nelle altre grandi città, è difficile "quadrare" le buche in profondità, sanarle dov'è il danno. Da una parte c'è una obiettiva carenza di fondi. Dall'altra, i tempi più lunghi dei cantieri sarebbero incompatibili con le condizioni di traffico: provocherebbero code enormi, paralizzerebbero la circolazione».
Messa così, non c'è soluzione.
«Il Comune è costretto a ottimizzare, valutare, deve razionalizzare la spesa. Alla fine, però, la spesa non riesce più a coprire il fabbisogno».
Si può fare qualcosa nell'immediato?
«Solo interventi palliativi, riempitivi. Ma rattoppare le buche con la pioggia è un lavoro quasi buttato: il bitume è una colla, non aderisce sott'acqua».
Dobbiamo sperare nella primavera?
«Il Comune già lavora in primavera e in estate, fa quel che può... Il problema è un altro e purtroppo è destinato a crescere: le pavimentazioni di Milano non sono tutte adeguate al forte traffico».

A. St.
28 dicembre 2010
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