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Inviato da avatar Eugenio Galli il 06-05-2008 alle 17:18 Leggi/Nascondi

4 e 5.

Caro Trentini, non voglio trasformare questa discussione in un dibattito a due, ma insisto: non si può dare per scontato ciò che scontato non è! Altrimenti significa volere, almeno implicitamente, il mantenimento dello status quo. Che è esattamente ciò che a Milano è successo nel passato e che si spera, anche attraverso questa iniziativa, si possa (e voglia) concretamente superare.

Il mancato rispetto delle regole sulla velocità (anche) in ambito urbano è semplicemente lì da vedere: basta guardare. E’ che siccome riguarda un po’ tutti, come comportamento abituale, si preferisce far finta di nulla e pensare che il problema sia altrove. Sarà pure comodo crogiolarsi nelle proprie abitudini, ma non risponde al problema posto.

E la velocità delle moto, nelle corsie rettilinee riservate ai mezzi pubblici, pone un problema serio e grave di sicurezza stradale, non solo per il motociclista ma per tutti gli utenti delle strade. Quindi, ammesso e non concesso che tale accessibilità non sia di ostacolo alla fluidità del mezzo pubblico (ipotesi, da verificare), comunque evidenzia aspetti significativi di sicurezza che è necessario considerare (tesi).

 

7.

Il tuo esempio su via Torino calza a pennello ed è esattamente uno di quelli che rendono bene l’idea di come sia stata progettata la “nuova” viabilità cittadina, e che spiegano e motivano le nostre profonde insoddisfazioni.

Via Torino, prima che essere una corsia ATM, è una strada radiale del centro città.

Se l’obiettivo deve essere la ciclabilità diffusa, poniti la domanda: il ciclista che vuole percorrere quella via, risistemata non più di dieci anni fa, dove deve andare?

Su strada è innanzitutto in pericolo per via del pavè e dei binari, oltre che di ostacolo al tram. E sul marciapiede gli è stato vietato ed è sanzionabile (36 euro di contravvenzione).

E quindi? Dove lo mandiamo?

Il modo più semplice è quello di dirgli: “ma devi passare proprio lì? vai da un’altra parte”.

Però, poi, occhio alle risposte...

;-)

 

A presto

 

Eugenio Galli

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