Tra le misure di compensazione finanziaria adottate per controbilanciare il taglio dell'ICI ve n’è una che suscita forti riserve ma che è passata quasi del tutto inosservata: quella che prevede forti tagli sulla sicurezza stradale.
In un Paese, quale è l’Italia, che vanta il primato di avere le strade, anche urbane, tra le più insanguinate d’Europa, questo deve indurre a una più attenta riflessione e non può restare sotto silenzio.
Inoltriamo qui a seguire un comunicato stampa della FIAB.
Un saluto
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)
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TRASPORTI E SICUREZZA STRADALE PENALIZZATI DALL'ABOLIZIONE DELL'ICI
IL RESPONSABILE FIAB SULLA SICUREZZA STRADALE, EDOARDO GALATOLA DICHIARA:
"I SOLDI DELL'ICI SONO SPORCHI DI SANGUE"
Tagli per 17,5 milioni di euro al Piano nazionale sulla sicurezza stradale, 377 milioni allo Sviluppo del trasporto pubblico locale, 241 milioni agli Incentivi per lo spostamento del traffico pesante verso il trasporto marino. Trasporti e sicurezza stradale risultano tra i principali settori maggiormente penalizzati dal decreto, ora al vaglio del Parlamento, sul taglio dell'ICI sulla prima casa.
La Federazione Italiana Amici della Bicicletta protesta energicamente. Il responsabile nazionale FIAB per la sicurezza stradale, Edoardo Galatola, dichiara:
"I soldi dell'ICI sono sporchi di sangue! La sicurezza stradale costa 30 miliardi di euro l'anno, praticamente 500 euro a persona all’anno. Tralasciando per un istante i drammi individuali che questo dato comporta, è evidente che qualsiasi euro investito in questo settore si ripagherebbe immediatamente. L'Italia invece ha la spesa pro-capite più bassa d'Europa nel settore: meno di un euro all’anno per abitante, contro gli oltre 25 della Svizzera.
Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, nato per far rispettare anche in Italia i vincoli comunitari che impongono di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2010, prevedeva uno stanziamento annuo di almeno 600 milioni. I già insufficienti 60 milioni annui stanziati dal Governo Prodi per tre finanziarie, vengono ridotti di un terzo (-17,5 milioni) per fare fronte alle minori entrate causate dall'abolizione dell'ICI. L’investimento pro-capite passa quindi da un euro a sessanta centesimi. In ciò l'attuale Governo conferma peraltro quanto fatto dai Berlusconi II e III che avevano addirittura azzerato i fondi nelle finanziarie 2004, 2005 e 2006.
Morti, inquinamento e cattiva qualità della vita sono sempre causati dal traffico pesante su gomma e dalla congestione dei centri urbani. Anche in questo caso i numeri ci dicono che l’inquinamento da traffico ci costa circa 90 miliardi di euro l’anno (altri 1500 euro a testa, neonati compresi).
Il fatto di aver sottratto consistenti risorse, oltre che alla Sicurezza stradale, anche ad altri settori strategici per il Paese come quello degli Incentivi per lo spostamento del traffico pesante verso il trasporto marino (-241 milioni) e quello dello Sviluppo del trasporto pubblico locale (-377 milioni), per un totale di 618 milioni di euro, è un fatto assolutamente grave.
Quali dichiarazioni verranno rilasciate al prossimo incidente stradale?
L'efficienza dei trasporti e la sicurezza delle strade si possono garantire solo con programmazione e investimenti. In Italia a fronte di un morto/anno per omicidio ogni 100.000 abitanti abbiamo due morti sul lavoro, sei morti per suicidio, dieci per incidenti stradali ed almeno altrettanti per infortuni domestici.
Risulta evidente che l’attenzione è inversamente proporzionale alla gravità del problema. La FIAB chiede al Governo provvedimenti coerenti".
Lello Sforza
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