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Un saluto a tutti, mi presento intanto, sono un Architetto Milanese Ciclista, Motociclista, Automobilista, ho esperienza di mobilità con qualunque mezzo. Conosco Milano ed i suoi problemi in modo approfondito, essendo Milanese convinto ma purtroppo, da quanto leggo a riguardo degli interventi sulla sicurezza rimango basito, in quanto nessuno centra l'obbiettivo sicurezza. Si crede ancora che la segnaletica, i divieti, l'illuminazione servano a fare evitare gli incidenti, si forse qualcosina, ma sono lontani anni luce dalla corretta soluzione.

Leggo anche di questa ragazza che ha avuto l'idea di presentare un abbigliamento che sia compatibile con una mobilità alternativa all'auto, quante volte ho pensato a questo .. è un aspetto fondamentale totalmente ignorato sia dai produttori di abbigliamento tecnico che, non parliamone, di quello alla moda. Uno degli ostacoli principali all'uso quotidiano della bicicletta è il come vestirsi. Bravissima, speriamo solo che conosca bene le esigenze che vanno ben al di la del catarifrangente o del pantalone che non si impiglia, fondamentale è il materiale usato, che deve essere diverso dal cotone ed una esperienza tecnica e pratica sulle problematiche legate alla pratica sportiva, le protezioni, la sudorazione. Cercherò di essere presente il 20 settembre, finalmente qualcosa d' interessante dalla moda.

Tornando però ai progetti ciclabili .. non so cosa dire. Milano è lontanissima da avere una che sia una pista ciclabile praticabile, quelle progettate vanno bene per i passeggini o per i tricicli, non per chi si muove in bici.

Continua poi il concetto che "chi usa la bici è lontano dalla frenesia" nulla di più sbagliato. Chi si muove in bici è perchè sa che così facendo arriva a destinazione prima di una moto, ed ore prima di un'auto, muovendosi nel centro cittadino agilmente come nessuno... e senza sporcare .. altro che prendersela comoda ..

Nessun progetto o realizzazione esistente in Milano si adatta all'uso della bici, ostacolata invece da mezzi pubblici improponibili e pericolosi, come sono i Tram, i veri nemici della bicicletta. Andrebbero aboliti al più presto, lasciando solo qualche linea a ricordo della mobilità tranviaria, per mero carattere storico e turistico. Un esempio nella città di San Francisco CA.

Ora mi chiedo come sia possibile che tra tanti assessori, tanti ambientalisti, tanti cultori e ciclohobbysti non ci sia una persona che sappia progettare qualcosa di decente per la mobilità Milanese ?

Ho visto piani urbanistici  viabilistici molto interessanti, escluso il vergognoso "Ecotass" che così applicato è un insulto all'intelligenza ed alla salute di chi abita a Milano, ma poi anche il piano progettato, zone parcheggi residenti e non oltre a strade che riducono la velocità etc.. tutto viene vanificato perchè nessuno fa rispettare le regole stabilite dal progettista che, oltretutto, ha il demerito di ignorare completamente le esigenze di una mobilità ciclistica e motociclistica, mai davvero considerate.

Per chi progetta ora piste ciclabili il fruitore è idealizzato nelle vecchiettina che va a passeggio e nel bimbo con le rotelle ma la bici è un mezzo di trasporto, non può andare a velocità da vecchietta. Un ciclista in 15 minuti gira tutto il centro.

Cerca di partire ora l'interessantissima Bike Sharing, finalmente un' iniziativa pubblica davvero fondamentale. Ma il poveretto che prende una bici in sharing dove circola ? Sui marciapiedi in mezzo alla gente ? Su strade piene di rotaie, spesso abbandonate, che lo uccideranno ?

E se il ciclista in sharing finisce nella rotaia abbandonata di Cesare Battisti cadendo poi dentro una macchina parcheggiata in terza fila per poi sbattere la testa definitivamente contro un lastrone sconnesso e perdere la vita chi lo ripaga ?

Ma avere idea di cosa voglia dire andare in bicicletta sulle strade del centro cittadino ? Altro che segnalazioni luminose.. non servono un accidenti. Vanno ripavimentate le strade adattandole ai mezzi a due ruote, va impedito in modo totale il parcheggio selvaggio, va limitata in modo drastico la circolazione alle auto nella zona Ecopass, altro che Euro 0 od 8, non cambia nulla, tutte devono essere limitate.. quelle enormi scatole di latta spesso con una sola persona a bordo che pretende di fermarsi in mezzo alla strada quando crede.

Le piste ciclabili devono stare dove ora circolano o parcheggiano le auto, senza marciapiedi, senza rialzi pericolosi esattamente come avviene in qualsiasi altra città Europea ed assolutamente non devono convivere con i pedoni, essendo mezzi che si muovono più similarmente alla velocità di un auto, non a quella di un pedone.

Tra l'altro le poche auto che potranno circolare non dovranno eccedere i 30 km/h, velocità compatibile con i velocipedi, almeno nel centro cittadino.

Insomma qualcuno vuole davvero fare diventare Milano una città civile, vivibile e fruibile velocemente agli unici mezzi idonei che sono le due ruote oppure si parla così per riempirsi la bocca senza poi sapere minimamente che cosa si debba fare e che cosa significhi usare i pattini una bici, una moto ed anche un auto a Milano ?

No perchè la situazione attuale e le premesse ciclabili per il futuro cittadino sono sbagliate, quasi completamente inutili, i ciclisti non le utilizzano e non le utilizzeranno mai in quanto più pericolose delle strade bucate attuali.

L'Ecopass deve essere un sistema che limiti il traffico, tutto il traffico automobilistico, non solo atto a spennare, in modo abusivo, chi ha un auto non appena ritirata dal concessionario, che poi inquina tanto quanto una più vecchia, il carburante che brucia è infatti lo stesso ed i sistemi antinquinamento non funzionano nelle condizioni tipiche d'uso cittadino, è ampiamente risaputo.

Questa giunta comunale vorrà prendersi davvero in carico il miglioramento di Milano od invece continuerà compiendo ancora drammatici errori su errori facendo imbestialire i suoi abitanti che continueranno a subire qualsiasi pericolo od angheria pagando oltretutto fior di imposte ?