Incroci killer, piano per la sicurezza - arrivano le rotatorie in diciotto strade

Inviato da avatar Oliverio Gentile il 26-04-2010 alle 10:16 Leggi/Nascondi
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Da milano.repubblica.it:

Incroci killer, piano per la sicurezza
arrivano le rotatorie in diciotto strade


Nell’ultimo decennio hanno avuto una media di 60 incidenti, 500 feriti e 20 morti all’anno di ORIANA LISO

Incroci dove, ogni anno, decine di persone restano ferite e altrettante auto più o meno distrutte. E dove, nella peggiore ma non remota delle ipotesi, qualcuno si abitua a portare fiori e accendere candele per ricordare chi non c’è più. Comitati di cittadini, Consigli di zona, parenti delle vittime della strada stilano gli elenchi delle vie più pericolose di Milano, proponendo soluzioni per aumentare la sicurezza. Soluzioni che ora il Comune ha deciso di prendere in considerazione, mettendo mano a una lunga lista di incroci stradali — almeno diciotto, i primi previsti — in tutta la città.

Primo intervento, partito tre giorni fa e con tre mesi di lavori programmati, la realizzazione di una rotatoria tra le vie Parenzo, Chiodi, Tobagi, Faenza, uno dei punti più pericolosi della città, nella zona di Ronchetto sul Naviglio. Qui si spenderà una parte dei due milioni del primo lotto stanziato per le 18 situazioni urgenti individuate dall’assessorato ai Lavori pubblici, che per tutta l’estate e anche oltre aprirà cantieri in varie zone. Soldi che verranno spalmati sugli incroci considerati più pericolosi dalle statistiche della polizia locale: mettendo insieme solo quei 18 punti, nell’ultimo decennio c’è stata una media di 60 incidenti, 500 feriti e 20 morti all’anno.

Tra i bandi di gara aperti la settimana scorsa, poi, c’è quello sull’affidamento del secondo lotto di lavori, con tre milioni di investimento e un altro corposo pacchetto di incroci da mettere in sicurezza. Vie forse meno urgenti rispetto a quelle inserite in questo primo elenco. A inizio giugno, per esempio, partiranno per altri tre mesi i lavori per un’altra rotatoria all’angolo tra via Caracciolo e via Generale Govone: un punto dove in dieci anni si sono contati oltre trenta feriti e dove, secondo i comitati di cittadini, la situazione è complicata dalla presenza, lì vicino, del capolinea dell’autobus 78, con conseguenti manovre difficoltose per autisti e automobilisti.

Altra rotatoria, ma con anche una nuova organizzazione della sosta, in via cardinale Tosi (accanto all’ospedale San Carlo), mentre gli operai a giugno, per un mese e mezzo, saranno anche in via Lodovico il Moro, all’altezza della chiesa di San Cristoforo, dove ogni mese si registra almeno un incidente. «Con queste opere — spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Bruno Simini — vogliamo razionalizzare gli incroci in cui statisticamente avvengono più incidenti, eliminando le situazioni di pericolo per automobilisti, due ruote e pedoni e contenendo la sosta abusiva, per migliorare la visibilità e assicurare attraversamenti più sicuri».

Sono i primi quattro punti da mettere in sicurezza, questi. Perché l’elenco prevede che a seguire partiranno i lavori in vie diventate tristemente famose. Bisogna completare le opere iniziate lo scorso anno in via dei Missaglia, dove solo dopo l’ennesimo morto e una mobilitazione arrivata fino al Nobel Dario Fo si è deciso di chiudere lo svincolo abusivo su via Selvanesco, ma mancano ancora — come lamentano i residenti — gli attraversamenti sicuri. O via Ovada, in zona Famagosta, dove in meno di dieci anni si sono contati oltre 500 feriti e otto morti.

A breve, quando verrà appaltato anche il secondo lotto di lavori, Comune e polizia locale decideranno — sempre guardando anche alle richieste dei cittadini — quali saranno le prossime strade dove eliminare i semafori e costruire le rotatorie.

(23 aprile 2010)
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