Attraversare le strisce, un «diritto» da difendere

Inviato da avatar Oliverio Gentile il 18-05-2010 alle 18:16 Leggi/Nascondi
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Da milano.corriere.it:

dalla parte del cittadino

Attraversare le strisce, un «diritto» da difendere

Gentile Isabella Bossi Fedrigotti,
la ringraziamo di aver pubblicato la lettera sulla maleducazione quotidiana al parco e ci riproviamo, questa volta in coppia. Nelle scorse settimane le proteste dei lettori hanno probabilmente impedito che si approvasse l'emendamento al codice della strada che creava l'impunità per un numero non ben precisato (ma enorme) di autisti blu. E nelle modifiche al codice della strada c'è (almeno) una novità positiva: ora chi non si ferma per far passare i pedoni subirà una decurtazione di ben otto punti della patente, anziché, come prima, solo di cinque. Ottimo. Ma qualcuno l'ha detto ai vigili, ai carabinieri e alla polizia che devono intervenire in difesa dei pedoni e per sanzionare automobilisti e motociclisti che violano (come già prima violavano) questa norma? Regolarmente e quotidianamente, i pedoni rischiano di essere investiti, sono minacciati, derisi, insultati dagli autisti. Persino chi (ogni tanto e solo se proprio non può farne a meno) si ferma per farli passare rischia di essere insultato da chi lo tallona a 2 millimetri di distanza e con il piede sull'acceleratore per superarlo a destra al primo semaforo. E anche in questi casi non si può mai essere sicuri: qualcuno (una moto, una bici, un'auto, un furgone, un camion) sorpasserà chi si è fermato. Talvolta sono persino le forze dell'ordine a non rispettare il codice. Ebbene, non ci sembra che la sanzione sia mai stata applicata (eccezion fatta per i numerosi casi d'investimento e di omicidio). Per brevità la omettiamo, ma avremmo una lista chilometrica da sottoporle. Quelle poche volte che abbiamo chiesto l'intervento di agenti che avevano assistito alla scena ci è stato replicato che, tanto, non era successo niente di grave.

Andrea Gilardoni e Karin Birge Gilardoni

Pubblico volentieri perché ho il sospetto che la maggioranza dei motorizzati ancora non sappia che è inderogabile fermarsi alle strisce per lasciare passare i pedoni. Pochi giorni fa, infatti, a pochi passi da me, una signora non tanto giovane si avviava ad attraversare e, vedendo uno scooter che pareva venirle diritto addosso, ha alzato una mano per farsi notare, se non altro. Quello non si è sognato di rallentare e, limitandosi a scartarla all'ultimo, le ha urlato: non è obbligatorio fermarsi! A maggior ragione si capisce, dunque, perché chi attraversa sulle strisce si faccia premura di ringraziare i signori motorizzati che, magnanimamente, rinunciano a «stirarlo» permettendogli di raggiungere sano e salvo il marciapiede opposto. Speriamo, perciò, che, sia pure in assenza di sanzioni, notizia dell'obbligo di dare la precedenza ai pedoni infine si diffonda!

Isabella Bossi Fedrigrotti
18 maggio 2010
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