Incrocio Carducci -San Vittore e viabilità ciclistica via Carducci

Inviato da avatar Giacomo Migone il 28-09-2008 alle 18:05 Leggi/Nascondi
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1 ) Poco tempo fa ho assistito ad uno dei numerosi incidenti, anche con lesioni mortali, occorsi presso l'incrocio Carducci - San Vittore e quasi sempre dovuti ad uno od entrambi i seguenti motivi:

- eccessiva velocità di chi, provenendo dalla stazione Nord e viaggiando in direzione sud in leggera discesa, arriva lanciato al semaforo e, anziché rallentare, accelera passando col rosso;

- svolta a sinistra nella via San Vittore, direzione carcere, di mezzi pubblici e privati  provenienti da via De Amicis; tale manovra è fra l'altro vietata ai mezzi privati.

Una rotatoria non è pensabile per ovvi motivi di spazio. Per evitare di mettere la solita telecamera e/o i dissuasori proporrei di rialzare il manto stradale nell'area dell'incrocio, come è già stato fatto altrove (es. via Padova angolo via Pasteur), costringendo tutti a rallentare in prossimità. Sull'incrocio Padova / Pasteur possano transitare anche gli autobus doppi della linea 56; nell'incrocio Carducci - San Vittore passano autobus normali e non passano più i tram, quindi dovrebbe essere possibile. Credo che l'eventuale "danno" estetico / architettonico sia ampiamente compensato dal risparmio di danni materiali , di lesioni (le spese di ricovero in ospedale finiscono prima o poi in carico ai contribuenti) e soprattutto di vite umane.


2)  In via Carducci, direzione nord verso Cadorna (numeri civici dispari), c'è la corsia preferenziale per i mezzi pubblici. In assenza di una pista ciclabile i ciclisti normalmente scelgono una delle seguenti opzioni:

- Percorrere la corsia preferenziale, litigando con i conducenti di bus / taxi / altri veicoli autorizzati o meno, perché li rallentano o perché comunque il sorpasso è pericoloso

- Salire sul marciapiede che però è stretto e, data la presenza di pali e cartelli, rischiare di cadere sulla sede stradale mentre passano i veicoli, nonché di far arrabbiare i pedoni che camminano sul marciapiede o escono dai portoni.

Sul lato opposto il marciapiede è più largo ma  la sede stradale è occupata da auto in parcheggio fino a poco prima dell'incrocio Carducci - San Vittore; le due corsie di marcia in direzione sud sono entrambe piuttosto larghe.

A mio parere ci sono due soluzioni :

1) La prima,  certamente più costosa,  è di restringere di poco (anche 50 cm) la carreggiata della seconda corsia in direzione sud, spostando di conseguenza la corsia preferenziale verso il centro strada per poter allargare il marciapiede sul lato verso la stazione Nord, lasciando facoltà ai ciclisti di percorrerlo (eventualmente con striscia tratteggiata ciclisti/pedoni, come già in uso altrove). Questo per evitare di restringere il marciapiede opposto, che comporterebbe ulteriori costi.

2) L’alternativa, a costo quasi zero ma attuabile solo dopo che saranno terminati i lavori di scavo lungo la piazza S. Ambrogio, è di indicare tramite apposita segnaletica (magari aggiungendo un vigile all’incrocio nei primi tempi, per far “recepire” il suggerimento) un itinerario consigliato ai ciclisti, passando per piazza S. Ambrogio + via Terraggio e sbucando nell'incrocio Monti / Magenta / Carducci. Via Terraggio è già percorribile in direzione sud-nord ed è a bassissima intensità di traffico; rispetto a via Carducci si percorrono 50 metri in più ma per la salute di chi va in bici ne vale la pena.

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Commenti (2)

Inviato da avatar camillo camillo il 08-12-2008 alle 11:51
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Inviato da avatar Antonia Iurlaro il 14-03-2009 alle 15:05
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